lunedì 19 novembre 2012

WEEK END METEO

Abbiamo iniziato a parlarne in una riunione, un mesetto fa. Di quelle che magari è venerdì sera e non viene  quasi nessuno."Si fa un corso Meteo, e si chiama Damiano?"

Io, Damiano l'avevo conosciuto nel 2009. A Lucca nevicava. Era il corso meteo precedente. Io ero un pollo,  e un buon matematico. Da matematico imparai a leggere i grafici; da pollo, un po' meno a capire.

Questa volta è diverso. Questo corso per me inizia alla fine di ottobre, quando Damiano ci conferma le date e il programma.
In due-tre settimane ho contattato i club e i piloti delle nostre zone, e quelli di Emilia Romagna e Liguria, cercando di scrivere a tutti. Ho chiesto indirizzi e contatti agli amici volatori, anche a quelli lontani.
In questo, facebook permette di raggiungere un sacco di gente.
C'è anche chi mi chiede: come mi hai trovato? 

E ti trovi a scrivere a gente che non conosci, a parlarci al telefono, per poi scoprire il sabato mattina che faccia abbia.  Anche a dare un nome alle facce che vedi ogni tanto sui decolli. E una faccia a piloti di cui hai sentito parlare.  

Il mio sabato mattina inizia addirittura il mercoledì pomeriggio. Ho in forno 7 crostate con la marmellata d'arancia per le pause durante il corso. Una, ovviamente, è per Mauro il Bove, che mette a disposizione degli amici la sua casa: basta portarsi il sacco a pelo e scegliersi il divano, o un letto. 

C'è aspettativa il sabato mattina. L'auditorium è bellissimo. I volatori arrivano quasi tutti puntuali. C'è chi - come me- scopre che a Capannori di piazza Aldo Moro ce ne sono due: l'altra è a Marlia, che è sempre nel comune di Capannori e il tom tom si confonde.
Il più lontano è Gianni di Ostia, che rientra a casa con 4 litri d'olio nuovo, c'è la moglie di Giuseppe che lo ha accompagnato da Monfestino, i ragazzi di San Giuliano, qualcuno da Firenze, i deltaplanisti della Versilia,  Alessandro e Roberto dalla Maremma. I più giovani e promettenti Piergiorgio e Gabriele.
Gli allievi di Endrio e di Mirco, tra cui Marchino, quello che porta il sole alle grigliate.
Alla fine siamo quasi in sessanta.

S'inizia col chiederci se potremo volare. Se quell'est che è previsto per oggi non sarà così forte in decollo per permetterci di partire. Si guardano i windgram di Diecimo, si descrivono le informazioni che contengono, una per una. Con la curiosità di andare in decollo e vedere se è vero.

Briefing in decollo - foto A.Antoni
All'ora di pranzo si va in decollo, aspettandoci una planata, alcuni in Pizzorne, altri a Diecimo.
Damiano in decollo ci descrive la giornata, per come l'abbiamo letta sulle carte, e poi tutti in volo. 
C'è poca aria per partire, seguiamo i cicli termici, quanto basta per partire all'italiana. Damiano prepara in un angolo la vela a fiocco. Noi, come al solito, ci prepariamo direttamente in decollo...

Non c'è quasi niente fuori. Ma il quasi va già bene. Senza zavorra galleggio più degli altri, la termica è debole ed io mi fermo sulla palazzina a recuperare quei pochi metri per star su. Faccio anche da termo cavia: mi vedono galleggiare e girare e me li trovo sotto. E poi giriamo insieme.
Quante vele in Pizzorne, per esser novembre! Andrea-Power-Point ci immortala tutti, e alle 20 siamo già on-line. Nel pomeriggio debriefing, e le blipmaps. E le nuvole accelerate di Damiano.

Poi pizza a Colognole, tutti insieme, per fortificare le nuove amicizie. Io e Ulisse salutiamo i Liguri che rientrano verso Genova scambiandoci inviti per un volo in compagnia, e un po' di vodka russa che non s'è capito bene perché l'abbiano in macchina. Per tornare a Sesto di Moriano basterebbe orientarsi con le luci delle Pizzorne, invece andiamo in giro ridendo per la piana con una nuova navigazione zen "boh? prova ad andar di qua..." Ci ritroviamo alle mura di Lucca che quasi neppure le riconosco.

La domenica si sa già che non voleremo. Si parla di termiche, di diagrammi, di curve di stato, di adiabatiche. E nel pomeriggio di psicologia e benessere nel volo. Damiano ci racconta la sua esperienza di campione di Cross,  nei suoi voli da 8-9 ore. Strategie, e suggerimenti.
Si conclude con le calamite: quelle che ti riportano a terra anche se non ce n'è motivo, che dopo che sei atterrato ti chiedi perché sei sceso, tipo aver la macchina in atterraggio o avere un impegno la sera.
La prima dell'elenco, la più importante riporta il titolo famiglia, ma la foto contro sole ne mostra un aspetto che fa esclamare "ora se entra il Direttore del centro, voglio vedere come lo spieghi che stiamo facendo un corso meteo!"