lunedì 29 aprile 2013

LA MARCIA DELLE VILLE 1 e 2

Hanno preparato 13000 pettorali quest'anno. Io ho il 10865.
È l'occasione per vedere dal di dentro le ville che, generalmente chiuse, sorvoliamo dall'alto, e ne ammiriamo il rigore e la cura dei parchi e dei palazzi.

I sentieri per arrivarci invece un po' li conosco, tra una villa e l'altra. Per andare in decollo si passa da Villa Reale e si prosegue per Matraia, c'è la strettoria della Villa, dove ho recuperato un giorno Giovanni che per essere andato troppo in giro non è riuscito a rientrare, c'è la vigna dove in più d'uno siamo atterrati ricordando di fare attenzione al sottovento. 
E in più da qualche tempo Shila mi fa scoprire sentieri nuovi. Lo scorso sabato, seguendo le indicazioni di Mauro, ce ne siamo andate verso ovest, in Pian di Casciana, e poi oltre verso la Fraga, costeggiando le ville. C'è un gusto particolare a girare da soli, un feeling più forte tra te e il cavallo, una consapevolezza maggiore dei sentieri, degli ostacoli e dell'orientamento.

Quest'anno, per la Marcia, c'è una bella novità. L'associazione inSella! organizza la passeggiata a cavallo, sul  medesimo percorso, con le varianti del caso per l'accesso alle ville. Una quarantina di cavalli e cavalieri colorati. ne aspettavano molti di più, ma l'attesa pioggia ha fatto desistere i più lontani.
L'organizzazione è impeccabile, il Mitico e i suoi hanno fatto davvero un bel lavoro.

Indecisa fino all'ultimo, il meteo è variabile quanto più non si può. Sole e temporali si alternano. L'unica cosa certa è che oggi non si vola. Non ci sarà Andrea a far le foto dall'alto e ad atterrare a Villa Reale o alla Specola nella curiosità dei passanti.

Farò la marcia in due tempi, allora.
Al mattino il percorso a piedi di 10 km, nel pomeriggio quello a cavallo. Rinuncio ai 16 km, per essere in tempo alla stalla per far bella Shila, e soprattutto per asciugarla prima dei metterle la sella.
La prima parte è sotto la pioggia, e la mantellina funziona a meraviglia. Recuperiamo in salita, e ci fermiamo solo alla Specola ad ascoltare i ragazzi che suonano, che brava la cantante!
All'arrivo a Marlia l'organizzazione è perfetta. In piazza del mercato sono pronti con bruschette, dolci, pasta, bibite.

Poi alle 11 verso la stalla. Il sole ha asciugato i cavalli, non c'è bisogno di molte cure. Anzi la pioggia della notte li ha anche lavati, si fa in fretta. Si lucida la criniera con l'olio, che oggi si va in passeggiata!
Io sono tesa, si sa. Detesto la presenza di cavalli e cavalieri che non conosco, e non mi conoscono. Quando si è in tanti ci vogliono cento occhi. 
Ci fermiamo da Canapino, e poi in Pian di Casciana. L'attesa delle 15 è snervante. In sella per la foto di rito mi sembrano tutti troppo vicini. Matto come un cavallo non è solo un modo di dire. E i nostri hanno sangue arabo. Mi tengo il più possibile vicino a Said. Perché con Said accanto Shila non ha paura, e per quanto mi riguarda, la presenza di Mauro ha lo stesso effetto. 
Si parte. Ma tu ce lo vedi Said a stare buono al passo? Il cavallo vecchio e sonnecchiante di mezz'ora prima lascia il posto ad un energico e scoppiettante arabo. Mauro lo tiene, e lui mostra il suo disappunto con un trotto spigoloso.  Quando si passa su sentieri noti, sui prati dove al solito si corre è una lotta continua: loro son lì a chiedere di allungare, che quegli altri lì davanti proprio non li sopportano.
Dopo un paio d'ore di rientro verso Pian di Casciana, si passa davanti alla strada di casa. Ho la schiena, le ginocchia, anche le mani doloranti  per le ossa di Shila e per la tensione. Lascio che Shila prenda la strada della stalla. Per noi, oggi, va bene così.