mercoledì 21 maggio 2014

Santa Elisabetta, coi Banditi #quarantaquattro

In un mese e mezzo, per una scusa o per l'altra, è la terza volta che vengo a Santa.
800 km, e ne vale la pena ogni volta.

Da qualche settimana siamo più zingari del solito. Dev'essere la primavera, probabilmente. Un po' di sole, le basi a duemila e poca pochissima voglia di stare a casa. Io, Emilia, Ulisse, con la rossa, o Belmüsin (la blu di Ulisse).  Poco, pochissimo preavviso e pronti a partire alle 7 da Emilia.

C'era la XC-Gang-Bang coi Banditi a Santa Elisabetta, questo week end, un'orgia di chilometri. Annullata all'ultimo, vai a sapere come mai. Fa lo stesso. Giusto un'occhiata alla meteo: sabato buona, domenica chissà. E due righe su Facebook ai Banditi:  noi si viene su ugualmente.
Non se lo fanno dir due volte, i Banditi: quel gemellaggio a Galbiga non è stato affatto una formalità. Poche ore e siamo già una squadra sola.

Si va al decollo alto, "...perché all'alto?" chiede Lu, al telefono. Oggi non può volare già lo sapevo ma è venuto, inatteso, sul Belice coi bambini, per salutare gli amici lontani. Che sorpresa! La giornata è magnifica, promette basi a duemila e lui certo si starà mangiando le mani, mentre spiega le creste e le termiche di servizio. Volerai la prossima settimana lo consola Susy, sua sorella. Difficile spiegarle che non è la stessa cosa...

Sarà stata la zingarata, i banditi, la giornata promettente, la carica dei km recenti, i fantastici compagni di viaggio, il Mistral o i miei nuovi capelli blu. Ma oggi è il mio volo più bello.

Cavallaria e ritorno, e il traverso oltre il fiume, e un "punto fuori" come dicono quelli bravi che vogliono fare triangoli. Tre ore di volo, dense, intense ed al tempo stesso leggere per i miei primi 44 km.
Il mosso là fuori m'è sembrato un'opportunità e non un fastidio. M'ha fatto appoggiare ai costoni, girando stretto, per recuperare nel mio ritorno a bassa quota, di traverso in traverso.

Atterro raggiante e racconto nel sole le mie tre ore le termiche e i traversi, e ringrazio d'avermi insegnato seppur da lontano, e quella voce ridente che mi dice che c'era solo da togliere il soverchio, come dal marmo bianco delle Apuane .

Davanti agli gnocchi gorgonzola e porri di Jacopo, si consolidano vecchie e nuove amicizie: c'è la Roby energica come ricordavo, e Scialla. Figurarsi: l'avevo incontrato su un forum di maccanici, anni fa, quando cercavo di guardare in 3D il mio primo cross su Lucca, e non m'ero accorta di chi fosse...