domenica 28 luglio 2013

MEMORIAL

Matteo è il fratello della Vale. Da quindici anni Sergio e la moglie lo ricordano con un torneo estivo di calcio a 5. Solitamente maschile, il femminile si gioca di rado.
Io  ho smesso di giocare diversi anni fa, e ho perso di vista quasi tutte le bimbe.

Arriva quindi inaspettato un messaggio della Vale: rimette insieme la squadra per il Torneo, ha chiamato le bimbe, quelle che hanno smesso, perché la vita magari ti porta da un'altra parte. Telefono a Fegato: "la Vale ha fregato anche te" mi dice ridendo. "Ci sono anche  Elena e  Conce". E Ale, Fede, Ila.

Ci troviamo al campo, un martedì, per vedere se ci si ricorda come si fa. Le bimbe arrivano con mariti, compagni, e figli. Grandi.  Qualche chilo in più, qualcuno in meno. Ne è passato, di tempo.
Però la stessa grinta, la stessa allegria. Fegato in porta, certo. Non ha perso lo stile. Io chissà se mi ricordo come si fa. I piedi non li ho mai avuti buoni, ma fiato ne ho ancora. I ragazzi per arrivare a 10, per farci correre. 
Scarpette e parastinchi li ritrovo in una scatola, sul ripiano più alto dello stanzino, riposte insieme alle scarpe chiodate: come si fa a buttarle? Quelle della Vale, dice, sanno di muffa. 

Domenica il Torneo, triangolare femminile. C'è anche Luciana Belli-Capelli, venuta apposta da Roma, e Giusi in una forma invidiabile.

Si gioca, e si fa festa. E nonostante i cambi, di fiato per correre non è che ne abbiamo molto. 

E al momento delle premiazioni Fegato porta in campo i palloncini per Matteo: sempre nel cuore